Tag: <span>Comportamenti</span>

La certificazione di qualità per la persona

Sembrerebbe una proposta interessante quella di richiedere alle persone oltre ai normali  documenti identificativi: Carta di identità, Patente, Codice Fiscale, Tessera sanitaria e Passaporto,  anche la Certificazione di Qualità personale. Nel caso, come si conduce il proprio stile di vita e quindi attestare di  non fumare, di non bere, di non fare vita sedentaria, di avere basso livello di colesterolo, bassi trigliceridi, bassa glicemia, avere altre analisi a posto a seconda dell’età e del sesso, e poi  dimostrare  di avere tempo dedicato agli hobbies, alla spiritualità, al pensiero positivo, alle tecniche di rilassamento, agli aggiornamenti con corsi  sul benessere e sulla salute.

Potrebbe essere un ente certificatore della propria ASL, che  con le analisi del caso, a cominciare da quelle che misurano lo stress ossidativo, che con colloqui appropriati con psicologi preparati alla necessità, dovrebbe dare l’attestato dello stare bene(!).

Sembra un paradosso, ma chi si occupa della prevenzione, dell’educazione sanitaria o semplicemente della medicina generale sa perfettamente che tutte le raccomandazioni  per un migliore stile  ed una migliore qualità della vita, sono regolarmente disattese, soprattutto da parte dei giovani. Tutte le raccomandazioni fatte anche da personalità autorevoli della sanità, dello sport e della cultura, infatti, lasciano il tempo che trovano, perché si è schiavi delle abitudini e rimane sempre più difficile cambiare atteggiamenti e comportamenti.

Ad esempio, la più semplice delle raccomandazioni di non fumare, perché il fumo è inutile e non porta nessun beneficio, è seguita solo quando è ormai troppo tardi e quando il danno è già fatto. Non solo, ma si è visto che  c’è un continuo incremento da parte dei neo fumatori, tra gli adolescenti e le donne.

E’ ormai accertato che con una cultura più diffusa dello stare bene, sarebbe  notevole il risparmio sulle casse dello stato: difatti avremmo tante spese sanitarie in meno tra farmaci, degenze, esami specialistici, analisi, cure e interventi. Il Certificato di Qualità individuale sarebbe indispensabile nello stipulare polizze assicurative sulla vita, sull’assistenza sanitaria integrativa e maggiormente  nel partecipare  a concorsi pubblici e/o privati, oppure nel rilascio di certificazioni impegnative, come il porto d’armi, la patente, il brevetto di volo, o per la guida di mezzi pubblici e/o pesanti.

Sarebbe insomma doveroso e  certificato, un obbligo allo stare bene, al salvaguardare la propria salute e di conseguenza anche quella degli altri, perché  il benessere sembrerà così un valore prezioso ed  assoluto, quasi quanto la stessa vita.

Sono un uomo di 43 anni sposato da 16. Mia Moglie..

Sono un uomo di 43 anni sposato da 16 . Mia moglie da circa 7 anni mi accusa di non avere abbastanza attenzione per lei e …

Ho 36 anni, sono separata da 3 anni e da 2 frequento…

Ho 36 anni, sono separata da 3 anni e da 2 frequento un uomo di 38 separato da 2 anni e con 2 figlie una di 10 e l’altra …

Ho 47 anni, conosco mia moglie da 30 anni (14 anni di …

Ho 47 anni, conosco mia moglie da 30 anni (14 anni di fidanzamento e 16 di matrimonio), abbiamo un bambino di 9 anni che …